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ALE, SEMPLICEMENTE ALE…

nella foto di Giulio Bassi il nostro Alessandro Padova

Riceviamo e con enorme piacere insieme a vera emozione pubblichiamo questo pezzo:

Da dove comincio.
Comincio dalla fine. Mancano 45 secondi a fine gara 3 XL-Ebro. Ormai è fatta, abbiamo vinto. La “curva” si alza in piedi ed incita tutti ad applaudire. Tutto il Palazzetto si alza in piedi, ad applaudire vincitori e vinti, per una serie play-off davvero infinita e indimenticabile.
Guardo questa scena e la fotografo, perchè so questo istante sarà uno di quelli che mi accompagnerà felicemente per il resto della mia vita.
Gara 1. Domenica 13 maggio. Ore 17. La partita inizia alle 18.15. Alle 17 salgo e vedo già tanti ragazzi e bambini  in campo. Mi chiedo se non abbiano sbagliato orario o sia io ad essere terribilmente in ritardo. Facciamo qualche tiro con loro, alcuni di loro ho anche la fortuna di allenarli. Passano venti minuti, e arrivano altri ragazzini e bambini, accompagnati dai loro genitori. Arrivano a valanga.
Ore 17.45, usciamo dal tunnel degli spogliatoi, per cominciare il riscaldamento con la squadra. Mi giro verso la tribuna: è già tutta piena.
Sono talmente emozionato che i primi tiri durante la ruota li sbaglio (non che io mi distingua per grandi qualità tecniche, lo so!), ammetto che la mano un po’ mi trema. Sarà che ci saran già mille persone tra tifosi e ragazzini, ma sono un po’ teso. Guardo il canestro e mi sembra alto 4 metri, e un po’ ci rido, perchè quindici anni fa venivo qui durante le partite del Celana e anche allora le prime volte il canestro mi sembrava più alto del normale. Pian piano mi sciolgo un po’ anch’io, faccio un paio di schiacciate, e sento che alcuni dei bambini del minibasket che alleno si gasano, cominciano a chiamarmi per salutarmi o per dirmi di farne sempre una. Non mi giro, ma vorrei farlo e salutarli, davvero. Cerco di rimanere concentrato, ma non è poi così facile. Intanto le persone ed i tifosi aumentano.
Arriva il momento della presentazione delle squadre. Noi entriamo in campo con i nostri Aquilotti, anche loro devo dire emozionatissimi. “Con il numero 16, Alè Alè, Ale Padova!”. Torno per un attimo bambino, ed entro in campo con la gioia nel cuore.
La tensione è altissima, noi siamo contratti, loro sono una squadra di categoria, giocano bene e ci mettono un bel po’ in crisi, fatichiamo a stargli a contatto, poi piano piano ci sciogliamo e la partita entra in noi, li recuperiamo, li raggiungiamo e l’incredibile tifo ci spinge a suon di applausi ed incitamenti ad una vittoria bellissima. Finisce la partita, possiamo finalmente festeggiare. Non abbiamo vinto la serie, ma è un piccolo mattone.
Scendono in campo tutti i ragazzini, ci danno il cinque un po’ tutti, quelli che alleno, quelli che non alleno, qualcuno mi chiede e ci chiede l’autografo (l’autografo… io… dovrei essere  io a chiederlo a loro!!!), qualche amico viene a farmi i complimenti, due ragazzini che alleno mi fanno anche un regalo. Tutto questo è troppo anche per me.
Gara 3. Dentro o fuori, non ci sono appelli. Penso che ci vorrebbe il pubblico di gara 1, ma so che ripetersi è sempre impossibile.
Ore 17. Salgo dagli spogliatoi, ci sono un po’ dei ragazzini a tirare. Dovrei fare qualche tiro per prepararmi, ma in realtà non lo faccio, mi siedo in panchina, li da solo, e guardo il campo, guardo i nostri mini-campioni a tirare, qualcuno palleggia per il campo con una fetta di pane e nutella e penso che solo io potrei allenarlo. Arriva coach Albe, si siede vicino a me e si gode anche lui il momento,” la calma prima della tempesta”, ci scherziamo un po’ su, per stemperare la tensione.
Ore 17.35, discorso negli spogliatoi. Di solito ciò che viene detto negli spogliatoi rimane lì… però… era proprio da pelle d’oca.
Ore 17.45, si parte con il riscaldamento. Una lunga fila di ragazzini è pronta ad attenderci e a darci il cinque all’uscita dal tunnel… maledetti Beppe e Fusto, ne han pensata un’altra delle loro!
Ore 18.15 si comincia. Vedo i miei compagni belli in palla, io lo sono un po’ di meno ma non importa, cerco di rendermi utile con altro, con la difesa, con gli incitamenti, faccio qualche passaggio ai miei compagni, e loro segnano, e penso sempre che sia un piacere giocare con gente così forte. Il divario cresce, minuto dopo minuto, tutti diventiamo fondamentali, siamo un tutt’uno.
Ebro sembra al tappeto ma ha dentro ottimi giocatori, e piano piano risalgono la china. Arrivano a sei punti da noi, un po’ di tensione e paura di vincere c’è, ma questa partita dev’essere nostra, due difese “toste”, un paio di giocate individuali in attacco, e il divario torna rassicurante. L’ultimo minuto diventa un lunghissimo e memorabile conto alla rovescia. Franz Sartori è accanto a me, mi tocca il braccio e mi dice che ho la pelle d’oca e se sto bene. Sto benissimo, certo.
Insieme guardiamo la tribuna, tutta in piedi, tutta quella gente, tutti quei ragazzi che urlano a squarciagola, tutti quei bambini entusiasti.
Guardo tutto questo, e faccio ancora un’altra fotografia, perchè tutto questo non si potrà mai dimenticare.
Non so cosa succederà adesso, non so quante ne vinceremo, non so se riusciremo a farcela, non so cosa potrà accadere tra qualche mese, tra qualche settimana, tra qualche giorno, non so se meritiamo di salire o no, non so davvero tante cose.
Però so che nell’ultima partita in campo non c’erano 10 Leoni. Eravamo in 1500… e il ruggito è stato forte. Davvero forte. Ancora più forte.

Ale Padova

 

“ATTENTI A QUEI DUE”: PENSAVAMO DI ESSERCENE SBARAZZATI MA…

C’eravamo lasciati un po’ di tempo fa a narrare le gesta dei nostri “eroi”… ne sono successe di cose in questo periodo! 

Uno degli eventi sicuramente più singolari riguardano i misteriosi svenimenti del sottoscritto (Ale ndr) all’inizio del  nuovo anno… uno addirittura a fine partita nella vittoriosa trasferta di Agrate.
Aspettando di capire cosa sia veramente successo, si sono già azzardate strane ipotesi. La prima è che sia incinta, e fondamentalmente è l’ipotesi più vicina alla realtà… un’altra è che il sottoscritto abbia subito uno shock violentissimo nel vedere Galbiati difendere al limite della perfezione sul proprio uomo, il mio corpo e il mio fisico non avrebbero retto quest’emozione fortissima e lo svenimento ne è stata la diretta  conseguenza. Nella concitazione del momento non si può non apprezzare però la solidarietà della squadra che, a fatto avvenuto, mi ha dedicato l’urlo finale post-partita… ma ancora più bello sentire il saggio Eda che, cercando di risollevarmi e farmi capire l’importanza di stare in un gruppo, mi ha dedicato queste sue sagge parole: “Meglio a te che a me!” Grazie amico!!!

Cambiando completamente discorso, non si può non essere entusiasti per l’esordio in campionato del buon Beppe Locatelli e del “cecchino”  Davide Viero. Se per i due giovani la felicità e l’emozione è stata davvero tanta, per noi  senior è stata addirittura doppia, visto che agli allenamenti successivi hanno portato da mangiare!!! Ora l’attesa, aspettando che anche i nostri coach facciano il loro dovere e portino da mangiare come vuole la prassi,  è senz’altro per le pizze e i dolci che dovrà portare il nostro nuovo acquisto, il super play Sergio Brusamolino, che è venuto all’XL per rinforzarci… ma anche per rimpinzarci!

Sempre parlando di giovani, uno dei temi scottanti del periodo vacanziero è stato il recupero e lo stato fisico di due dei nostri migliori giovani: Francesco Sartori e Andrea Minò. I due per vari motivi  hanno subito qualche acciacco che li ha costretti ai box per un po’, ma adesso sotto la guida dei nostri preparatori Triboulet e Lele Locatelli stanno pian piano tornando agli splendori di inizio anno. Nonostante questo, il loro caso rimane clamoroso: per dare l’idea, c’è stato un allenamento natalizio in cui Eda Degli Agosti ha letteralmente doppiato Francesco sbeffeggiandolo e facendogli anche le pernacchie. Qualcuno dice che il ragazzo, a forza di stare con il sottoscritto, non solo si è instupidito ma  stia anche invecchiando precocemente tanto che verrà girato il sequel di “Il curioso caso di Benjamin Button” con protagonista il nostro Franz!

Ma veniamo a quel che è stato il tema clou dell’ultimo periodo: la partenza in direzione England del nostro pupillo, il principe Robert Ntim. I suoi ultimi giorni in Italia sono stati al limite del drammatico: scene di isterismo generale, donne che si legavano di fronte a casa sua pur di non vederlo partire, Galbiati  Degli Agosti e il sottoscritto che si strappavano i capelli per la disperazione (fino a perderli tutti!). Ma lui niente, è rimasto gelido e compassato fino all’ultima sera spezzando il cuore di tutti noi… in compenso siamo  riusciti a derubargli il mitico striscione “It’s over” (la sua frase classica ogni volta che batteva Chicco Motta alla gara finale da 3 punti… cioè mai!) che è diventato una specie di portafortuna per noi giocatori da quando è partito: tre vittorie e nessuna sconfitta… appena ne perdiamo una verrà ovviamente bruciato! Bobby però sa essere un uomo generoso e così dopo un mese è tornato tra noi tanto che verranno girati  alcuni film  apocalittici a riguardo: “28 giorni dopo” “BOBby Darko” e  “Io sono Leggenda”!! E per chiudere questo articolo non si può non ricordare, prima della partenza di Robert, l’arrivo all’ultimo allenamento del suo fratello gemello BobAle: anche lui ottimo giocatore e play della propria nazionale, gran tiratore e soprattutto, proprio come Robert, con il sogno nel cassetto di provare a schiacciare un giorno… lontano, visto che in quell’allenamento c’ha provato tutte le volte, ma ha fallito miseramente… mi ricorda qualcuno! Dalle foto si vede tra l’altro come siano due gocce d’acqua nei lineamenti e nel portamento e anche nel parlare. Ed è davvero bello e commovente che il destino abbia voluto farli rincontrare dopo quasi vent’anni tanto da essere invitati al programma televisivo “CarramBob!!!

ATTENTI A QUEI DUE… IL RITORNO!! CE N’E’ PER TUTTI…

Eccoci come di consueto alla rubrica settimanale di Attenti a quei due. In realtà di settimanale ha ben poco perchè questa volta ce la siamo presa un po’ troppo comoda, tanto che le prossime rubriche verranno intitolate “Sempre in ritardo quei due” !

Non possiamo non cominciare esaltando il ritorno ufficiale al basket giocato di Jack Jamil Giussani. Da buon ingegnere, prima di scegliere la sua destinazione, ha calcolato tutte le variabili possibili: la distanza, la quantità di dissoluzione della nebbia tra andata e ritorno, la diffrazione della luce di ogni palestra e infine la quantità di ossigeno consumata per preparare la borsa. Ed è così che domenica scorsa ha fatto il suo esordio ad Albino. Un po’ di tensione all’inizio, poi tutto è filato via per il meglio e Jack ha dato il suo contributo importante per una vittoria fondamentale  per la squadra di casa. Il ragazzo poi a fine partita ha ringraziato tutta la sua curva XL venuta a fare un tifo caloroso per lui, con tanto di striscione “Jack is back” !!!! La prossima partita vogliamo il lancio della maglietta!

Ma veniamo ad un altro evento che ha caratterizzato l’ultima settimana. Si parla sempre di giocatori, di allenatori, ma poche volte dei nostri dirigenti (ma solo perchè se no ci cacciano!). Il protagonista di questa settimana è il nostro Beppe Frigeni che, invidioso delle attenzioni e delle coccole ricevute nella settimana precedente da Mauro Caffi dopo il taglio al dito, prima del match con il Gorle si è procurato da solo un piccolo taglio, anche lui casualmente al dito, ovviamente fasciato e imbottito di garze. E così ci è toccato continuamente chiedergli come stava, se aveva bisogno di una mano, se voleva che gli tagliassimo noi la pizza dopo la partita… la verità la sappiamo però Beppe, bastava dirlo!

Rimanendo nello staff XL, ma cambiando categoria, non si può non esaltare i nostri baldi giovani della Promozione che hanno inanellato la terza vittoria di fila, risalendo subito la classifica, ritrovando morale e affiatamento. Merito di tutto questo va a Jose Blasinho Blasizza che, dopo essere stato ad un passo dal “taglio” (visto che va di moda… vedi sopra!) come allenatore, ha saputo trovare la ricetta giusta per far trovare la via della vittoria ai suoi ragazzi, che sembrano intenzionati a non fermarsi più. Un po’ di Messina, un po’ Scariolo, un po’ Oronzo Canà… stregone!!

Cambiando totalmente argomento, e direi anche sport, l’uomo copertina della settimana è un altro nostro dirigente: il buon Mauro “Contador” Invernizzi. Ad ogni allenamento al PalaNorda Mauro si presenta in perfetta tuta d’allenamento, ci raggiunge in sala pesi, sale sulla cyclette e comincia a pedalare, macinando metri su metri, dopo circa 3-4 ore si ripresenta ad allenamento della prima squadra terminato, in perfetta forma, lasciando però dichiarazioni inquietanti circa un suo tentativo di record dell’ora su cyclette precedentemente detenuto dal coach Albe Galli ad inizio stagione.

Come ogni settimana non può mancare “l’angolo di Bob”, ovvero la parte dedicata al nostro folletto italo-ghanese. Questa settimana il giovane ha dato sfogo a tutta la sua esplosività e atletismo, rubando palla sulla linea dei tre punti e involandosi solitario verso un facile appoggio in contropiede. Già i compagni erano pronti ad applaudire l’ottima difesa, ma sono rimasti assolutamente esterrefatti dal vedere il play staccare deciso e portare la palla alta verso il ferro… appunto… il primo ferro l’ha preso in pieno, sbagliando la “schiacciata” e cadendo rovinosamente a terra… tanto da ispirare il sequel del romanzo di Moccia: “Tre metri sotto al ferro”!! 

E fresco fresco dell’ultimo allenamento è  l’esordio stagionale sul parquet, e questa volta non come special coach difensivo, per Marco Colombo Giardinelli che nell’allenamento di Mercoledì causa la scavigliata di Pit Frigeni ha dovuto rispolverare tutte le sue doti cestistiche per fare il decimo! Impatto non certo facile grazie ai blocchi granitici di Eda Degli Agosti e alla cattiveria di Sasso che attaccava come mai si era visto prima, ma il buon coach non ha mollato, anzi ha sfoderato un assist con la A maiuscola per Padova (che l’ha sprecato… strano!) e si è preso pure un tiro in contropiede dai 7 metri… Airball!!!

ATTENTI A QUEI 2: … ATTENTI AL PAGELLONE!!!

Ecco a voi la prima edizione del pagellone di “quei due” … dopo 5 giornate di campionato iniziamo a dare i numeri!!!

Voto 10 e lode a Luca Raoul Poma per l’atteggiamento sempre positivo e combattivo nel senso buono del termine e per le varie perle che ha regalato alla prima squadra: le foto osè, le sportellate con galbiati, i racconti sui suoi infortuni rocamboleschi, ecc … CI MANCHERAI!!

Voto 10 alla copertura settimanale di Marco Colombo Giardinelli … FANTASMA!!

9 come i gradi centigradi dei primi allenamenti al palazzetto… e dell’ultimo di giovedì sera alla Pesenti… Viola non ci vuoi più bene??? CONGELATI!!!

8 come i punti in classifica dell’XL … avanti ragazzi che la classifica delle sorprese del Fusto è in agguato!!! MOLA MIA LEU’.

Voto 7 a Pit per aver dichiarato di aver rischiato di addormentarsi solo due volte durante le interminabili 7 ore di teatro in lingua Russa sottotitolata in Aramaico antico … STOICO.

come il numero di incidenti rischiati dal pulmino guidato dal buon Eda nella “trasferta” Pesenti-Palazzetto di mercoledì sera … il caffo sta ancora pensando a quella povera macchina che ha rischiato di essere chiusa all’interno di una curva in zona stazione. BARRICHELLO!!

5 come le ragazze della Foppa che il buon Marsel vuole fregare al malcapitato Padova. MARPIONE!!

4 Come gli euro spesi puntualmente ad ogni allenamento alla Pesenti da Ale Padova per soddisfare le voglie di caffè dei nostri coach … LECCHINO!!

3 Come i punti segnati da Bob nella trasferta di Treviglio di venerdì scorso, peccato che il tempo era scaduto e l’arbitro ha annullato giustamente il canestro. RITARDATARIO!!!

2 Come le sontuose schiacciate settimanali di Pestù: una in faccia a Bob e una in testa a Galbiatella. SONTUOSO!!

1 … come 1 solo … come l’unico coach che era presente agli allenamenti settimana scorsa, coach Galli!!! ABBANDONATO!!!

0 (o “virgola” come si dice in gergo) come la brillante prestazione balistica offerta dal Mamo alla prima al PalaNorda.  ILLEGALE!!

N.C. (ovvero non classificabile) al mitico Silvio per la presenza-assenza in panchina alla partita di venerdì a Treviglio. VINCENTE!!!

ATTENTI A QUEI DUE: TRA TECNICI, ENFANT PRODIGE ED INGEGNERI… LA SOLITA BANDA DI MATTI!

Analizzando le prime 4 partite della prima squadra non si può non notare il fatto che il nostro protestatore numero 1 Alberto Galbiati non abbia ancora preso tecnico, nonostante ci abbia provato in tutti i modi! Ricordiamo infatti nella partita contro Asola che ci era andato molto vicino dapprima muovendo smisuratamente le sue braccia chilometriche verso l’alto in segno di protesta plateale nei confronti degli arbitri e successivamente riproducendo nel dettaglio con le mani l’esecuzione di un tuffo degno dei migliori atleti olimpici dopo che l’arbitro gli aveva fischiato un “discutibile” fallo in attacco per un blocco irregolare in cui aveva letteralmente abbattuto il malcapitato avversario di turno. Nonostante tutto, niente da fare… Albe ritenta e sarai più fortunato!!!

Un altro evento degno di nota delle ultime settimane della nostra XL Bergamo Basket  è stato l’esordio stagionale in prima squadra nella partita contro Asola del mitico Robert Owusu Ntim Junior che nonostante la presenza di una vescica di proporzioni mai viste, ma mai viste nel senso che non si vedeva proprio, ha risposto presente alla convocazione del coach senza tirarsi indietro. Nel post partita il coloured inoltre dichiarò di sentirsi solamente al 60% del suo rendimento standard… dato poi aggiornato nella settimana successiva fino ad un valore superiore all’80%. A che punto sarà ora la crescita del nostro playmaker??? La risposta venerdì dopo la trasferta di Treviglio.

Dopo gli eventi sopraccitati, lasciamo spazio a quel che, per tanti giocatori del gruppo, rimane sempre “uno di noi”: parliamo ovviamente di Domenico Mimmo Cefis. Gli anni passano, ma lui c’è sempre e quest’anno si è reso disponibile per fare da guida al gruppo dei giovani pazzoidi che si cimenteranno nel sempre difficile campionato di Promozione bergamasco. Che il nostro Dome fosse in forma l’avevamo capito già nei mesi scorsi, quando ha conquistato il gradino più alto del podio ai Mondiali Over 45 in Brasile con la Nazionale Italiana, tornando poi nel nostro Paese, oltre che sfoggiando una splendida abbronzatura (che tra l’altro ha fatto rosicare anche il sottoscritto, da tempo re incontrastato in questo campo), anche con una prestigiosa medaglia d’oro al collo… ormai diventata un tutt’uno con il suo corpo, visto che la porta ovunque! Il ragazzo ha mantenuto il suo ottimo stato di forma anche qui in Italia, come detto, tant’è che al suo “esordio” in Promozione non ha esitato a scagliare la mitica sciabola da tre punti, terrore di tutti i suoi avversari. Provate a fermarlo… se ci riuscite!!!

Passando invece al nostro staff tecnico, non si può non notare l’assenza, nella partita casalinga contro Bancole, del nostro Marco Colombo Giardinelli, partito per la Germania per “lavoro”… Ora il caso vuole che sia partito proprio nella settimana del suo compleanno… i più maligni (cioè io e Mamo!) hanno il vago sospetto che sia partito per la Baviera solo per non portare da mangiare alla squadra come vuole la tradizione. Considerando poi che l’Oktober Fest è finita circa venti giorni fa… i conti non tornano! Quindi il messaggio è: “Torna coach, ci manchi… e porta le pizze grazie!”

Ed infine non si può non fare uno splendido omaggio a due neo-dottori: Castelletti Fabio, ex compagno di squadra e di scampagnate, e una delle nostre punte di diamante, Marco Mora  (adesso se lo dice da solo… si è montato la testa!). Dopo tanta fatica finalmente coronano un sogno, che non è il loro in realtà, ma di tutti quelli che sono stati loro vicini in questi mesi e anni: levarseli dai piedi! Sì, perchè nessuno potrà mai capire le sofferenze che abbiamo dovuto patire noi compagni, specialmente nell’ultimo periodo: indovinelli odiosissimi tipici degli ingegneri (a tavola, in macchina, sotto la doccia… l’importante era farli!!), orari contenuti la sera (alle 20 a nanna!), dialoghi assurdi sulla velocità rettilinea uniforme di una macchina da Ponteranica al Palazzetto quando c’è un vento che soffia contrario… Insomma una vitaccia… ma ora che sono diventati ufficialmente “missili” (è il termine tecnico per definire uno studente del Politecnico un po’ secchione) possiamo finalmente tornare alla normalità! Ovviamente ogni laurea che si rispetti ha la sua festa, e anche in questo caso non è venuta meno… il divertimento non è mancato, anzi, purtroppo però la missione numero uno della serata (riempire le loro bocche di litri di spumante o qualsiasi cosa venga venduta in un bar) non è riuscita, i neo-dottori hanno retto alla grande, così come le loro dolci consorti!! In compenso posso dire di essermi ritrovato a fine serata dentro un travestimento gigante  da missile sbiascicando frasi incomprensibili in dialetto salentino con in mano uno Spritz e un Cuba libre. Che dire… grazie Dottori!!!!!!

NUOVA RUBRICA SETTIMANALE: “ATTENTI A QUEI DUE!”

Direttamente dagli spogliatoi la rubrica settimanale di “Ale e Mamo”, ai quali è stata ufficialmente concessa “totale libertà di espressione”…
…. giocatori, allenatori, dirigenti, avversari, pubblico… tremate!!! Se l’avete passata liscia per una settimana… non è detto che non vi tocchi la prossima!!!!

L’articolo di questa settimana lo dedichiamo a quel che è stato questo primo mese di allenamenti. Un mese sicuramente molto intenso e faticoso, dove tra le note positive, non si possono non sottolineare la discreta condizione atletica mostrata dai ragazzi (escluso il caso “disumano” di Pit Frigeni… insultato da capitan Caffi ogni volta che ci doppiava!) e la capacità di far gruppo, dentro e fuori dal campo.


Il momento clou della preparazione è stato inevitabilmente il ritiro a Valbondione con doppie sedute d’allenamento che hanno messo a dura prova i ragazzi, ma soprattutto hanno forgiato e unito il team.

Non sono mancati ovviamente i momenti extra-cestistici. A cominciare da quello che è stato l’evento scandalistico di fine estate: le foto osé del nostro colosso Luca Poma, scattate da un paio di fotografi di riviste di gossip (“Galbiatella 2000” ), con il ragazzo che in riva al fiume, toltosi i panni di giocatore (nel vero senso della parola!), si metteva in posa dimostrando anche una certa dimestichezza… Fabrizio Corona trema!

Il ritiro è stato anche un momento per mettere in mostra le abilità dei ragazzi con le carte. E mentre i giovani si dilettavano a poker o a scopa, i senior e i vari allenatori/dirigenti si sfidavano a briscola chiamata, da tanti definito come “Il Gioco” per eccellenza. Almeno fino a quando il sottoscritto non ha vinto, sbaragliando la concorrenza e andando contro un po’ tutte le leggi che regolano il nostro pianeta, da Pitagora ad Einstein, passando per Darwin: il caso ed il caos hanno avuto la meglio sulla ragione, dicono loro. Brutta cosa l’invidia, dico io!

Sempre parlando di giochi, non si possono dimenticare le memorabili e interminabili sfide a calcio balilla, con veri e propri tornei all’americana in cui le varie coppie si sono scontrate. A dominare la scena è stata la coppia che scoppia coach Galli-Padova, che hanno sopraffatto uno dopo l’altro tutti gli altri, da Minò a Ciuffo, da Ferro a “Chauncey” Gobbato. Ma la soddisfazione maggiore è stata, manco a dirlo, battere Marco Mora. Soddisfazione doppia soprattutto considerando che almeno stavolta non poteva fare backdoor, suo marchio di fabbrica! I malpensanti potrebbero dire che han vinto solo perchè giocava il coach e i ragazzi temevano ritorsioni in campo… ovviamente è vero!

Impeccabile poi è stato il reparto “cucina”, pronto a saziare i giocatori e lo staff in tutti i momenti della giornata, con Bubu Burini a giganteggiare come in campo, coadiuvato alla grande dai dirigenti e dai nostri preparatori atletici Triboulet e Lele Locatelli, autori di ottime torte e secondi.


Non si può avere tutto dalla vita però e qualcuno doveva pur sparecchiare e per i ragazzi, a turno, sono stati dolori… non ovviamente per Sartori, il quale con estrema facilità riusciva contemporaneamente a pulire i piatti, fare 100 piegamenti sulle braccia e una cinquantina di addominali… mentalità!

Ed infine non si possono dimenticare due dei momenti più esilaranti dell’intero ritiro. Indimenticabile il dialogo notturno tra coach Blasizza e il nostro play Ntim, con quest’ultimo pronto a ribattere colpo su colpo alle accuse di Blaso, anche su futili motivi. Questa gag, in stile “Casa Vianello”, è proseguita per circa mezz’ora, con tutta la squadra sfiancata dal ridere finché… non è arrivato un inferocito coach Galli a spegnergli le luci e anche la bocca! Qualcuno dice di aver visto comunque i due insultarsi anche il giorno dopo… ma a noi piace credere che in fondo si vogliano bene.

L’altro momento, forse il più bello, è stata la sveglia mattutina in camera da parte dei nostri dirigenti al penultimo giorno. La squadra è stanca, le gambe sono dure, la voglia di dormire un po’ di più è tanta. Soluzione? Volume massimo, AC/DC a tutto spiano e capelli a briglia sciolta per uno scatenato Marco Fustinoni che ha letteralmente buttato giù dal letto tutti quanti… che dire… rock’n’roll!!!